Mi capita spesso, nella vita privata e nel lavoro, di incontrare persone che mi dicono di non essere soddisfatte: trascorrono le giornate senza entusiasmo perché non fanno quello che realmente vorrebbero e continuano a vivere in modo rassegnato una vita al ribasso.
Perché le persone sono tristi, frustrate e arrabbiate?
Perché non si assumono la responsabilità di prendere la vita nelle proprie mani.
La sindrome dell’eterno deresponsabilizzato colpisce molti di noi, ma continuare a pensare che la causa dei nostri guai sia qualcun altro non risolverà i nostri problemi. Ritenere che le colpe di certi nostri comportamenti sia da attribuire completamente ai nostri genitori, agli insegnanti che abbiamo avuto o al nostro direttore di azienda, è un atteggiamento spontaneo e comodo, ma serve solo ad alimentare le nostre paure e i nostri blocchi interiori.
L’unico modo per liberarci della tristezza e della rabbia che ci portiamo addosso ogni giorno è comprendere che noi siamo responsabili di noi stessi e di come scegliamo di vivere: realizzare che a un certo punto della nostra esistenza diventiamo grandi e genitori di noi stessi.
Ma come si fa a cambiare atteggiamento?
Puoi uscire da questa dannosa spirale solo se decidi consapevolmente di farlo, con il mio lavoro posso supportarti concretamente, guarda cosa faccio e contattami se pensi che possa esserti di aiuto.
Intanto qui ti do 3 piccoli suggerimenti:
- inizia con piccoli passi: non è necessario esagerare, è importante essere concentrati e costanti. Fai delle scelte e assumiti la responsabilità dei risultati;
- poniti obiettivi raggiungibili ma ambiziosi: devi sentire passione! Mettici energia e partecipazione perché solo così potrai crescere e migliorarti;
- sentiti grato per quello che hai: cerca di essere felice! Ognuno di noi ha delle cose belle nella propria vita, cerca di vederle, di apprezzarle e di non dimenticarle.
Inoltre ti consiglio di leggere un libro davvero utile e ispirante sul tema della responsabilità del sé: Prendi la vita nelle tue mani di Wayne W. Dyer.
E poi vivi intensamente, corri sempre come se stessi perdendo l’ultimo treno della sera!
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