Quando è stata l’ultima volta in cui ti sei chiesto “cosa farò da grande?” Pensi che ormai sia tardi e che devi fare i conti con il presente che hai e basta?
Lo capisco perché anche io ci ho messo un po’ a realizzare che quello che non ci piace possiamo cambiarlo: so che non è facile ma ora so che è possibile.
Quando eravamo bambini, genitori e parenti ci chiedevano in continuazione cosa ci sarebbe piaciuto fare da grandi: ballerina, cantante, pilota, insegnante, dottore. Tutto era credibile, tutto poteva ancora accadere.
E qual è stato il momento in cui non è più stato possibile scegliere e cambiare?
Alle elementari ho avuto una maestra bravissima a cui volevo, ricambiata, un gran bene. Era una persona gentile e sicuramente alternativa per quei tempi: ci lasciava liberi a lungo a giocare e a disegnare e organizzava spesso dei lavori di gruppo. Negli anni ’70 si era abituati a metodi più rigidi e convenzionali; persino noi bambini ce ne rendevamo conto e ci consideravamo fortunati e felici. Insomma, io lo ero.
E’ un po’ colpa della maestra Viola, quindi, se poi da grande ho sofferto tanto per aver dovuto reprimere la mia creatività. Era stata lei a incoraggiarmi a leggere, a scrivere, a disegnare, a cantare; lei mi aveva insegnato a pensare liberamente, a dare spazio ai miei pensieri con naturalezza e autenticità.
Avrai già capito che poi l’idillio è finito, è arrivato il doverismo e per vent’anni ho fatto la manager in azienda stando attenta a dimostrare a tutti, me compresa, quanto fossi seria e responsabile.
Cosa mi ha fatto capire che era arrivato il momento di cambiare?
I segnali sono stati molto chiari e inequivocabili, ma la paura mi frenava: mi ripetevo che tutto sommato si sta bene nella nostra zona di comfort, che l’andamento familiare è stabile, cinema con gli amici, un aperitivo ogni tanto e tutto va bene. Sì tutto tranne il mio umore, la mia rabbia, la mia frustrazione, il mio stomaco: in poche parole la mia vita.
Da cosa ho capito che il cambiamento è possibile?
Quando la paura di restare eternamente intrappolata in quello che stavo facendo ha cominciato a superare la paura di fare nuove esperienze ho capito che ero sulla strada giusta. Perché se sognare un futuro diverso ti stimola e ti produce emozioni positive puoi già iniziare a pensare a quali passi compiere per avvicinarti ai tuoi nuovi obiettivi. E il passo, dallo studio delle strategie alla realizzazione, è più breve di quello che pensi.
5 COSE CHE TI PUOI CHIEDERE
- Cosa so?
- Cosa penso?
- Cosa voglio?
- Cosa faccio?
- Cosa posseggo?
Oggi aiuto le persone che sentono il bisogno di un cambiamento professionale perché so quanto è difficile scorgere la propria direzione, intraprendere la strada giusta e capire come percorrerla al meglio. Guarda cosa faccio e contattami a info@fulviasilvestri.it
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