Non credo che si possa migliorare la nostra vita semplicemente pensando positivo, ma è importante imparare a riconoscere quando sono i nostri pensieri e la nostra narrazione a condizionarci e a ingigantire oltremodo le difficoltà.
L’inizio dell’anno è inevitabilmente programmazione: una tela bianca da dipingere, un quaderno da riempire, nuove speranze e qualche progetto da realizzare. Continua a leggere
Superate le scorpacciate, passati i giorni di svago e di indolenza si torna alla vita di tutti i giorni. E se il buongiorno si vede dal mattino, il buon anno si vede da gennaio!
Molti san tutto e di se stessi nulla (proverbio).
La consapevolezza è un’opportunità per vivere meglio e ne parlo a Nutrimenti Manageriali di Federmanager.
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Piccolo spoiler: a Natale quest’anno regalerò molti libri! Ho pensato di fare una lista per chi ha voglia di prendersi cura di sé, di cambiare, di migliorare, di evolvere.
Se è vero che con l’arrivo del Natale siamo tutti più buoni, direi di cominciare con il volere bene innanzitutto a noi stessi: accettarsi, aprirsi, rinnovarsi.
Qualche giorno fa mi è venuto in mente un mio ex collega che a volte arrivava in ufficio e mi diceva “la notte scorsa segnamela come straordinario: ho sognato il lavoro!”.
In questi ultimi giorni, a causa di alcune vicende personali e familiari, mi è capitato di riflettere su cosa sia la SPERANZA. Non la speranza teologica né quella illusoria, ma quel sentimento che ci dà l’energia per andare avanti nonostante i rallentamenti e le difficoltà.