Anno nuovo, parole e desideri nuovi

Superate le scorpacciate, passati i giorni di svago e di indolenza si torna alla vita di tutti i giorni. E se il buongiorno si vede dal mattino, il buon anno si vede da gennaio!

Che la nostra programmazione annuale sia già stata fatta o meno, gennaio è un inizio e porta sempre con sé riflessioni e nuovi stimoli.

Cosa può aiutarci a raccogliere le idee e a non perdere il focus?

Personalmente scrivo. Scrivo ciò che mi sono ripromessa di realizzare nel nuovo anno perché mi aiuta a non dimenticare le idee che voglio concretizzare e le sensazioni che voglio provare.

E ci sono 4 elementi che non possono mancare!

1. Un obiettivo da realizzare: un unico e grande obiettivo dell’anno. E’ più realistico, è più facile tenere la rotta e si evitano frustrazioni tutte le volte che si contano i cadaveri degli obiettivi non raggiunti. Un obiettivo, che sia personale, economico, professionale, dovrebbe avere sempre un contenuto numerico, ad esempio:
cambierò casa e voglio trovarla e traslocare entro 10 mesi (per il prossimo Natale mi vedo lì!)
farò una dieta per perdere 8 chili (voglio mettere di nuovo quel vestito e quei pantaloni!)

2. Una parola ispiratrice: scegli una parola rappresentativa dell’anno che ti aspetta, anche in base all’obiettivo prefissato. Scegli una parola evocativa, che ti dia un’emozione quando la pronunci e che ti faccia sentire più forte. Per me quest’anno la parola è CRESCITA perché le cose che ho messo in cantiere negli ultimi mesi devono svilupparsi e assumere un carattere più maturo, più pieno.

3. Una parola da eliminare: pensa a un termine che ti infastidisce, che non ti piace pronunciare o che ti evoca spiacevoli sensazioni. Io di parole dalla mia vita ne ho eliminate tante nel corso degli ultimi anni ed è importante farlo perché a via di potare ciò che è molesto o dannoso alla fine resta solo ciò che è utile: lecite sottrazioni! Una mia cliente, che aveva problemi con una collega, mi ha raccontato che non ne parla più chiamandola “la mia collega”, utilizza semplicemente il suo nome. Questo le ha prodotto un grosso beneficio nel rapporto, ha capito che deve vederla innanzitutto come una persona prima che come “collega”.

4. Un piccolo desiderio: c’è una cosa che vuoi concederti, che credi di meritare o che aneli da tempo? Pensaci e tienila per te! Non deve essere eclatante, ma semplicemente qualcosa che ti solletica e il cui pensiero ti fa sentire bene. Datti una scadenza e premiati, magari proprio quando stai concretizzando il tuo obiettivo dell’anno!

E’ fondamentale effettuare un monitoraggio costante con la consapevolezza che non basta pensare e scrivere: devi impegnarti ed essere conseguente altrimenti non serve a molto.

E se è arrivato il momento di concederti un percorso di coaching, guarda cosa faccio e come possiamo lavorare insieme: scrivimi a info@fulviasilvestri.it per prenotare la tua prima sessione.

 

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2 commenti
  1. Fatima
    Fatima dice:

    O per tutte le polpette!!! Credo di avere solo la parola e troppi obiettivi… non va mica bene, vero???? 😉

  2. Fulvia Silvestri
    Fulvia Silvestri dice:

    Purtroppo quando si hanno troppi obiettivi si rischia di non riuscire a portarli a termine, è umano, con conseguente demotivazione e frustrazione. Cerca di individuarne uno importante e dedicaci tutta te stessa! 🙂

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